di Francesco Bottaccioli
INGHILTERRA. UN TERZO DEGLI ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO PER LA VARIANTE DELTA ERA VACCINATO, SOPRATTUTTO CON UNA SOLA DOSE. Due settimane or sono, in un post, invitavo a tener d'occhio quello che accadeva in Inghilterra. Scrivevo quel post quando tutti osannavano l'Inghilterra "che aveva sconfitto il virus" con la genialata del Premier inglese di vaccinare a raffica con Astrazeneca con la prima dose. In un post ancora precedente definii questo approccio, appoggiato anche da scienziati come Crisanti, "la scienza inglese", una scienza isolazionista molto obbediente alle esigenze politiche locali. Adesso abbiamo i dati ufficiali: la variante delta si va diffondendo con forza e colpisce duro. Una analisi di 1234 accessi al pronto soccorso per variante delta documenta che 393 erano vaccinati, un terzo del totale. Di questi 1234, 383 sono stati ricoverati: di questi, 128 erano vaccinati. 42 i morti: 23 non vaccinati e 19 vaccinati.Rilevante il fatto che dei 393 vaccinati ricoverati, ben 310 avevano fatto solo la prima dose, in grandissima maggioranza da più di 3 settimane.Pare evidente che la strategia della prima dose a tappeto con il vaccino Astrazeneca sia stata un grosso azzardo senza basi scientifiche. E' per questo che Boris Johnson sta pensando di rinviare le aperture tanto osannate proprio per cercare di coprire la popolazione con la seconda dose. Anche se i dati dicono che ben 83 persone delle 383 ricoverate avevano fatto la seconda dose. Ma non c'è sta stupirsi: la variante delta è più aggressiva e il vaccino Astrazeneca non è proprio il massimo! Insomma, il capo della grande isola sembra che non ne abbia azzeccata una!
ANCORA SULLA MORTE DI CAMILLA. MA I MEDICI DI LAVAGNA, IL GINECOLOGO E I GIORNALISTI CHE MESTIERE FANNO?
di Francesco Bottaccioli
Ho già avuto modo di esprimermi a caldo sulla pagina Face book di Simaiss Pnei a proposito delle responsabilità politiche (governative, scientifiche, politiche regionali) sulla morte della giovanissima Camilla Canepa, qui faccio notare che è in atto una campagna di disinformazione di massa sulle cause della morte. Subito è stata diffusa la notizia che la ragazza soffrisse di una piastrinopenia autoimmune. Notizia smentita dai genitori, ma tv e giornali l'hanno messa tra le righe, anzi qualcuno, con un classico giochetto, dopo aver riportato la dichiarazione dei genitori, ha scritto che i medici del pronto soccorso di Lavagna - dove il 3 di giugno e quindi una settimana dopo la vaccinazione Camilla si era rivolta per un forte mal di testa e fotofobia- hanno riscontrato una piastrinopenia e una malattia autoimmune nell'anamnesi remota. Prima osservazione sul racconto dei giornali (per esempio il Corriere della sera del 13 giugno): la piastrinopenia è successiva alla vaccinazione, non antecedente; la malattia autoimmune è in anamnesi remota e cioè non è presente, non è attiva. E' profondamente scorretto inserire questi fattori di rischio in un contesto narrativo che li fa apparire attuali e quindi cause della morte, scagionando così il vaccino. Seconda osservazione sui medici di Lavagna: è davvero incredibile che un medico, sia pur mediocre e distratto, non colleghi vaccino Astrazeneca+piastrinopenia+cefalea severa e non stabilisca subito il ricovero della paziente per sospetta trombosi cerebrale prescrivendo accertamenti approfonditi e un tempo di osservazoine congruo. Terza osservazione per il ginecologo che ha prescritto un estrogeno di vecchia generazione di cui è noto che possa aumentare il rischio di trombosi. Ha parlato con Camilla, ha fatto una anamnesi prossima? Immaginando che l'abbia fatta e che ovviamente Camilla abbia comunicato di essersi vaccinata con Astrazeneca, che è successo alla mente del ginecologo? Perché due più due, anche in questo caso, non ha fatto quattro? C'è da chiedersi se Brain Fog, la nebbia nel cervello conseguente alla Covid-19, non sia più diffusa di quanto si possa immaginare.