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Siamo in apertura del Nuovo Anno e le notizie dei primi giorni non sono affatto buone.

Siamo in apertura del Nuovo Anno e le notizie dei primi giorni non sono affatto buone.

di Mauro Bologna

 

       La guerra in Ucraina continua e neanche la tregua natalizia (ortodossa) viene rispettata. Abbiamo avuto decessi eccellenti di personaggi di rilievo, nel campo dello sport ed in quello religioso. In Iran continuano le esecuzioni capitali dei dissidenti. Il disastro climatico risulta sempre più evidente, anche a chi lo ha finora negato, con cecità oppure con argomentazioni antiscientifiche.

       Tutti eventi che spingono le menti più preparate a profonde riflessioni sulle future sorti dell’umanità e del pianeta.

       In altre zone del mondo accadono inoltre dei fatti del tutto incredibili: qualche giorno fa, in Virginia (USA) un bambino di sei anni ha sparato alla sua maestra a scuola e la polizia locale dichiara di non trattarsi di un fatto accidentale. (Corriere della Sera del 7 gennaio https://www.corriere.it/esteri/23_gennaio_07/stati-uniti-bambino-6-anni-spara-scuola-maestra-ferita-gravemente-3402cc88-8e29-11ed-a8d9-c0827d0f659f.shtml).

       In attesa di indagini e di chiarimenti non riusciamo a non collegare il fatto con l’enorme diffusione delle armi in quel paese, addirittura in ambito domestico (in cui evidentemente persino un bambino può malauguratamente avere accesso ad esse). E non riusciamo inoltre a non collegare fatti di tale gravità con la diffusione dei social media tra i giovanissimi, che sono esposti loro malgrado e senza opportuna guida né opportuni filtri e controlli al dilagare dei contenuti violenti ed estremamente negativi che li raggiungono con sempre maggiore facilità attraverso i telefonini che tutti hanno ed usano quotidianamente. 

 

La fine dei social network

La fine dei social network

di Mauro Bologna 

       A tal proposito segnaliamo due estesi articoli apparsi sulla rivista Internazionale del 9 dicembre 2022, che riguardano approfondite indagini e riflessioni sui Social Media, appunto.

       Il primo ha per titolo “La fine dei social network” (di Ian Bogst, The Atlantic, Stati Uniti, riportato in italiano su Internazionale n.1490, pp.40-44) e reca come sintesi le parole seguenti: “I social network erano nati per rafforzare i legami tra le persone, ma con il passare degli anni sono diventati uno strumento per diffondere contenuti e per diventare famosi. E’ arrivato il momento di abbandonarli.” 

       Poiché l’articolo è molto ricco di dati e di importanti considerazioni, se ne raccomanda la lettura a tutti coloro che si occupano di psicologia e di educazione: i “social” sono (come molti ben sanno) una rete globale in cui ognuno può dire qualsiasi cosa ogni volta che vuole -ed in cui tutti pensano di meritare questa possibilità-. 

       Si stanno rivelando una pessima idea di partenza, legata al concetto stesso di social media: sistemi creati ed usati per generare un flusso continuo di contenuti. Forse è davvero tempo per incominciare a ridimensionarli ed eventualmente ad abbandonarli. E’ sicuramente tempo di tenerli maggiormente sotto controllo, soprattutto per i più giovani, che non hanno (ancora) filtri e princìpi educativi forti che consentano loro di giudicare cosa è positivo ed utile e cosa non lo è …

       A rinforzo di queste considerazioni giunge il secondo articolo (che segue il primo nelle stesse pagine): “Come TikTok ha divorato la rete” di Drew Hartwell, The Washington Post, Stati Uniti, tradotto in italiano su Internazionale n.1490, pp.44-48, e che riferisce come l’App, arrivata dalla Cina, abbia stravolto velocemente il mondo dei social network, puntando tutto su video brevi che creano dipendenza e che sono molto seguiti proprio dai giovanissimi. L’utente medio statunitense guarda TikTok per ottanta minuti al giorno; due terzi degli adolescenti usano l’App ed uno su sei dice di guardarla quasi sempre. Inoltre, TikTok è il social network più usato dai bambini.

A noi la cosa appare gravissima e già largamente al di fuori di ogni controllo. Che anche il caso emblematico d’apertura (bambino di sei anni che in Virginia spara alla maestra) non sia da ricollegare a questi importanti dati statistici osservazionali ?

       Coloro che tra i soci SIPNEI sono psicologi, medici, educatori ed operatori sanitari dovrebbero interessarsi -subito e molto approfonditamente- a questi temi di urgente attualità.

 

Un nuovo farmaco per il trattamento precoce della demenza di Alzheimer

Un nuovo farmaco per il trattamento precoce della demenza di Alzheimer

di Mauro Bologna

 

Ma veniamo ora ad una notizia scientifica di rilievo. L’anno si apre sul New England Journal of Medicine (fascicolo n.1 del 5 gennaio 2023) con un articolo che riferisce dell’impiego di un nuovo farmaco capace di sciogliere i grovigli proteici cerebrali (placche o “fibrillary tangles”) che caratterizzano la demenza di Alzheimer (C.H. van Dyck et al, Yale University, USA, NEJM 2023). Un anticorpo monoclonale (Lecanemab, Eisai/Biogen) umanizzato che reagisce contro la forma solubile dell’amiloide beta, prima che essa precipiti a formare le placche fibrillare che caratterizzano la malattia di Alzheimer nelle strutture cerebrali, si dimostra capace in maniera significativa (rispetto a placebo) di prevenire o ritardare lo sviluppo dei sintomi della demenza e della comparsa del decadimento cognitivo in una popolazione di soggetti di età compresa tra i 50 ed i 90 anni seguiti per 18 mesi. Lo studio appare di tutto rispetto: multicentrico, a doppio cieco, su un numero totale di 1795 partecipanti (898 riceventi lecanemab -a dosi di 10 mg pro chilo endovena ogni due settimane- e 897 riceventi placebo). L’uscita dell’articolo ha subito attratto le attenzioni della comunità scientifica, con relazioni accurate sulle ottime rubriche di scienza del New York Times, del Corriere della Sera e di altre testate giornalistiche e non mancherà di avere un seguito davvero importante. Lo studio è finanziato dall’industria farmaceutica, che ovviamente prospetta grandi profitti dall’impiego di questa terapia altamente innovativa e sicuramente costosissima, ma che potrebbe portare benefici importanti a milioni di individui anziani e meno anziani con problemi precoci o iniziali di demenza. 

       Gli effetti positivi si affiancano ad indubbi risvolti di rischio che comprendono anche emorragie cerebrali, ma di portata e di frequenza non elevate. 

       Sarà una soluzione valida e praticabile per molti ? Probabilmente no, ma forse si, se i dati iniziali verranno confermati ed estesi. La sperimentazione continuerà e si auspica che il rapporto benefici/costi possa emergere come favorevole. Intanto (notizia subito seguita alla pubblicazione) la FDA (Food and Drug Administration, USA, Accelerated Approval Pathway) ne ha approvato rapidissimamente l’utilizzo per il trattamento precoce della demenza di Alzheimer (vedi comunicato ufficiale sul sito FDA, in data 6 gennaio), con la seguente affermazione: This treatment option is the latest therapy to target and affect the underlying disease process of Alzheimers, instead of only treating the symptoms of the disease. Traduciamo letteralmente: Questa possibilità di trattamento rappresenta la più recente terapia che punta ad influenzare il processo patogenetico di base della malattia di Alzheimer e non soltanto di trattare i sintomi della malattia medesima.

       Dunque davvero al cospetto di un passaggio scientifico di grande portata e rilievo, che vogliamo segnalare subito in questa newsletter, che viene seguita da tanti operatori con interessi per le neuroscience e le neuropatologie. 

 

——— Riferimenti ——

C.H. van Dyck et al, Lecanemab in Early Alzheimer Disease, NEJM 2023; 388: 9-21, DOI: 10:1056/NEJMoa2212948)

 

https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/fda-grants-accelerated-approval-alzheimers-disease-treatment

Superquark <Prepararsi al futuro>

Superquark <Prepararsi al futuro>

di Mauro Bologna

 

       Infine, desideriamo richiamare l’attenzione dei nostri lettori sulla serie di trasmissioni televisive di SuperQuark - “Preparasi al futuro” di Piero Angela, fruibile per fortuna in differita ed a richiesta su RaiPlay (https://www.raiplay.it/programmi/superquark-prepararsialfuturo) . 

       Si tratta di una serie nuova di puntate della trasmissione Superquark, ideata e scritta da Piero Angela e dedicata alle nuove generazioni, cioè ai giovani che oggi frequentano le scuole italiane e che un giorno saranno i responsabili della società del futuro. 

       In modo semplice, essa aiuta a cercare di comprendere meglio le difficoltà ma anche le opportunità del nuovo mondo in cui stiamo entrando.

       Sono state trasmesse già dodici delle sedici puntate annunciate, che sono concepite e realizzate in maniera eccellente. Per fortuna è possibile vederle a richiesta sul sito di RaiPlay quando lo si desidera, “on demand”.

       La serie risulta a nostro giudizio davvero utilissima per comprendere come “funziona” la scienza, con illustrazione delle regole della ricerca moderna e delle principali tematiche ambientali, economiche e socio-politiche che abbiamo da affrontare nel prossimo futuro, tutti insieme, ma soprattutto da parte di chi (oggi giovane o giovanissimo) sarà un attore fondamentale delle sfide di vita del prossimo futuro.

       Guardare questa serie di documentari è inoltre un modo eccellente per combattere disinformazione e “fake news”, attraverso la comprensione del metodo scientifico e della costruzione della conoscenza che diventa quindi scienza, dopo le opportune conferme. Insomma si impara a distinguere i fatti dalle opinioni.

       L’opera rappresenta il testamento scientifico del bravissimo divulgatore che ben conosciamo, scomparso lo scorso agosto 2022. Proprio negli ultimi mesi della sua lunga ed ampia attività divulgativa, Piero Angela ha voluto (e potuto) lasciare questo suo messaggio alle future generazioni.

       Ne raccomandiamo la visione davvero a tutti. C’è da imparare … e molto … su tanti aspetti di metodologia, di storia della scienza, di economia, di processi industriali innovativi, di clima, di energia pulita, di efficienza energetica, di impronta ecologica e …. molto, molto altro.

Buona visione.

 

Mauro Bologna

——— Riferimenti ——

(https://www.raiplay.it/programmi/superquark-prepararsialfuturo)

PNEI NEWS. E' IN STAMPA IL N.6/2022.

E’ uscito il numero 6 del 2022

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SOMMARIO

EDITORIALE
LO STRESS, LA PLACENTA E LA POVERTA’
Francesco Bottaccioli

INTERVISTA 
STRESS E POVERTA’
A colloquio con il sociologo e teologo Clemens Sedmak 

Intervista di Paola Emilia Cicerone - Giornalista scientifica 

CONVEGNI
EMOZIONI IN EMERGENZA
Mirko La Bella, Riccardo Falcetta

SPECIALE PLACENTA 1
LA PLACENTA, UN OROLOGIO PER DUE. IL CROSSTALK MATERNO-FETALE
Stefania Carbonella, Gloria Curati, Lisa Gaiarsa, Vera Gandini, Federica Lavista, Ornella Righi, Gloria Trapletti 

Commissione nazionale Sipnei Early Life

L’ASSE PLACENTA CERVELLO INFLUENZA IL NEUROSVILUPPO
Stefania Carbonella, Gloria Curati, Lisa Gaiarsa, Vera Gandini, Federica Lavista, Ornella Righi, Gloria Trapletti 

Commissione nazionale Sipnei Early Life

ANNIVERSARI
HANS SELYE E BRUCE MCEWEN, DUE GIGANTI SCIENTIFICI DEL NOVECENTO
40 anni fa (1982) concludeva la sua vita Hans B. Selye, il “dottor Stress”. 3 anni fa (gennaio 2020) ci lasciava Bruce S. McEwen, il “sociologo molecolare”.

Congresso 4 febbraio 2023

"Medicina: è tempo di cambiare"

 

E’ ora disponibile il programma del congresso scientifico intitolato: “Medicinaè tempo di cambiare” che si terrà Sabato 4 febbraio 2023 a San Benedetto del Tronto, organizzato dalla Associazione no-profit Nutrage.

A questo indirizzo URL trovate programma e informazioni : www.nutrage.eu. Il file allegato riporta anche le modalità per iscriversi e i relativi link, con ulteriori informazioni dettagliate. Ci troveremo insieme a discutere con scientificità e trasparenza di temi noti e meno noti, per mettere a nudo le difficoltà in cui si dibatte oggi una medicina troppo riduzionistica e poco attenta al paziente nella sua complessità psico-organica.


La partecipazione al congresso prevede una quota minima (30 euro), a copertura esclusivamente dei costi vari del convegno. Il congresso è aperto a tutti, pur essendo specificamente indirizzato ai professionisti della salute; saranno presenti relatori di fama nazionale ed internazionale, che ci aiuteranno a comprendere meglio come aiutare il paziente affetto da malattie croniche degenerative (patologia cardio-cerebro-vascolare, diabete, obesità, cancro, malattie autoimmunitarie, ecc.) e come vivere più a lungo e in salute.


Sperando di ritrovarci in tanti, vi ringraziamo per la vostra attenzione e della eventuale diffusione che vorrete dare a questa nostra iniziativa
Il team di Nutrage e Venalinfa

 

Scarica il programma

MASTER UNIVERSITARI IN PNEI,ROMA TOR VERGATA. 

LE ISCRIZIONI SI CHIUDONO IL 15 GENNAIO

E' possibile iscriversi al Master di I Livello "PNEI in nutrizione e prevenzione" realizzato congiuntamente dalla Facoltà di Medicina della Università di Roma Tor Vergata e dalla SIPNEI. Potranno iscriversi medici, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti e anche altri laureati nelle professioni sanitarie.

La modalità di insegnamento è mista: in presenza e online.

Le iscrizioni si chiudono il 15 gennaio 2023 e le lezioni inizieranno il 19 febbraio 2023.

Obiettivo del Master è di formare figure professionali che abbiamo specifiche competenze nell’ambito della Psiconeuroendocrinoimmunologia applicate in particolare alla definizione di nuove strategie preventive non farmacologiche centrate sulla nutrizione, la gestione dello stress e sulla promozione di stili di vita salutari.

CoordinatorI:

Prof.ssa Laura Di Renzo
tel.: +39 06 7259 6855; e-mail: laura.di.renzo@uniroma2.it 

Prof. Francesco Bottaccioli  francesco.bottaccioli@gmail.com

 

SIPNEI – Intesa San Paolo Ag 16 viale Parioli 16/E – Roma

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