Il caso Lombardia
di Francesco Bottaccioli
Recenti ricerche della Agenzia Europea per l’Ambiente hanno stimato che l’inquinamento da PM2,5, nel 2016, sia stato responsabile di circa 412.000 prematuri decessi in Europa, causati da infarto, ictus e patologie polmonari[1].
Sappiamo da tempo che l’esposizione cronica ad aria inquinata da particolato sottile, PM10, PM2,5 e ultrasottile <0,1, proveniente dagli scarichi industriali, riscaldamento domestico e traffico veicolare, può causare danni all’apparato respiratorio. In particolare, il particolato PM2,5 penetra a livello bronchiale e polmonare mentre quello ultrasottile può passare direttamente nel sangue diffondendosi agli organi
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Il caso Lombardia
L’istituto per anziani con 50 morti su 150 ospiti: "Senza
protezioni per settimane"
Gianni Santucci
Corriere delle Sera
Ecco cosa sta accadendo, dentro una delle strutture che dovrebbe rappresentare
l'eccellenza della sanità privata in Lombardia (quella a cui il bilancio regionale
assicura mastodontici flussi di denaro). Nella residenza per anziani dell’Auxologico
a Milano, in via Mosè Bianchi, 150 ospiti e retta da 3 mila euro al mese, il virus è
entrato e gli anziani sono stati decimati. Medici e dipendenti ripetono che gli
ambulatori sono rimasti aperti per settimane dopo l'inizio dell'epidemia e che s'è
continuato a lavorare senza protezioni. Per quanto ricostruito dal Corriere, sono
morti almeno 50 anziani (continua a leggere)