di Francesco Bottaccioli - primo presidente della Sipnei
Nel gennaio del 2001 formalizzavamo davanti al notaio a Roma la costituzione della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia (SIPNEI). L’atto era la conclusione di un approfondito dibattito, che si era svolto, a più riprese, tra novembre e dicembre del 2000, in un’aula della V clinica medica dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa era partita da un gruppo di endocrinologi di quella clinica universitaria che mi vollero coinvolgere fin da subito. Le riunioni preparatorie alla Sapienza videro una trentina di ricercatori dell’università e dell’Istituto superiore di sanità, endocrinologi, psichiatri, immunologi, dermatologi, ematologi e altri specialisti, dibattere sui fondamenti scientifici, culturali ed etici della nuova società. Vennero poste le basi del nostro progetto: la visione olistica dell’essere umano, la critica al riduzionismo, alla iperspecializzazione, all’ospedalo- e al farmaco-centrismo, la visione integrata, biomedica e psicologica, della prevenzione e della cura, il potenziamento delle conoscenze e delle competenze di salute dei cittadini e quindi democrazia nella scienza e scienza per la democrazia, l’apertura verso le medicine antiche sulla base di una rigorosa verifica scientifica, l’unità della conoscenza favorendo il dialogo tra scienze fisiche, biologiche, ecologiche e umanistiche. Questi i fondamenti e il piano di lavoro che, tra alterne vicende, la Sipnei ha tenacemente perseguito in questi due primi decenni di vita.
Mi fu chiesto all’unanimità dei soci fondatori di essere il primo presidente della Sipnei, carica che tenni fino al 2005. Proposi che Giuseppe Genovesi, all’epoca ricercatore in endocrinologia alla Sapienza, mi affiancasse in qualità di segretario dell’Associazione. Concluso il mio mandato, Genovesi divenne presidente, nel frattempo, il Consiglio direttivo nazionale della Sipnei, nel 2008, mi elesse all’unanimità Presidente onorario.
Nel 2010, Il mandato presidenziale fu affidato a David Lazzari, che lo esercitò fino al 2015. Con la presidenza Lazzari, la Sipnei ebbe un forte sviluppo, accreditandosi sempre più non solo in ambito biomedico ma anche in quello psicologico. E’ noto che David nel 2019 è stato eletto Presidente dell’Ordine nazionale degli psicologi dove porta la forte impronta scientifica maturata nell’ambito della Sipnei.
Dal 2015 la presidenza della Sipnei è affidata a Mauro Bologna, ordinario di patologia all’Università dell’Aquila. Con Mauro la Sipnei entra nell’Università attivando il primo Master di II Livello in Pnei e scienza della cura integrata. La prima edizione del Master è dell’anno accademico 2013-14. Il pomeriggio del 19 febbraio prossimo, con una mia lezione, aprirò l’ottava edizione consecutiva del master che vede medici, psicologi, biologi, farmacisti e altri professionisti studiare insieme il paradigma della Pnei e la sua applicazione nella prevenzione e nella cura. Nell’anno accademico 2017-18 è stato attivato all’Università di Torino il Master di I livello in Pnei, reiterato, sempre con grande successo, nei successivi anni accademici. Siamo impegnati a sviluppare la proposta didattica della Sipnei anche in altri Atenei e speriamo di dare buone nuove nei prossimi mesi.
Tralascio per ragioni di spazio la massiccia attività formativa e congressuale della Sipnei che è consultabile nell’archivio dal sito www.sipnei.it. Concludo ricordando che la Sipnei è organizzata in sezioni regionali e che negli ultimi anni abbiamo dato vita a Commissioni nazionali di ricerca e attività nell’ambito delle discipline corporee (Dis.Co), delle discipline mentali (Dis.Men) e delle prime fasi della vita (Early Life). Infine ricordo le due riviste della Sipnei, da me dirette, Pnei News al XIV anno di vita ininterrotta e Pnei Review fondata nel 2013 e da due anni edita da Franco Angeli. Insomma, ne abbiamo fatta di strada, ma siamo solo all’inizio!
Buon compleanno a tutti i soci Sipnei!
Roma, 26 gennaio 2021
ASSOCIATI ALLA SIPNEI.
RAFFORZA IL MOVIMENTO SCIENTIFICO E PROFESSIONALE CHE STA CAMBIANDO LA RICERCA, LA DIDATTICA E LA CURA.
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