SIPNEI EARLY LIFE NEWSLETTER

Supplemento telematico a Pnei News direttore Francesco Bottaccioli
registrazione Tribunale di Bologna n° 8038 del 11/02/2010

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UN NUOVO SERVIZIO RISERVATO AI SOCI SIPNEI. Ogni mese riceverai gratuitamente sulla tua email una rassegna di aggiornamento scientifico internazionale sulle prime fasi della vita con articoli integrali e abstract in inglese e in italiano

 

 

 

SIPNEI EARLY LIFE

Rassegna della ricerca scientifica internazionale sulle prime fasi della vita a cura della Commissione Nazionale Sipnei Early Life con cadenza mensile.

Care colleghe e cari colleghi SIPNEI siamo un gruppo di soci che vengono da percorsi differenti, accomunati tuttavia dal desiderio di conoscere e dalla volontà di apprendere e di migliorarci; curiosi per natura, abbiamo nutrito questo progetto perché diventasse uno stimolo per i professionisti SIPNEI della cura integrata, con l’intento di potenziare la prevenzione nell’infanzia. Un contributo a che gli adulti di domani siano via via più sani e resilienti. Grazie al sostegno e allo stimolo del Prof. Francesco Bottaccioli, la rassegna vorrà essere uno strumento di approfondimento e di studio per altri professionisti che condividono l’interesse verso la Psiconeuroendocrinoimmunologia, con particolare riferimento alle prime età della vita. La rassegna, che arriverà al vostro indirizzo email alla fine di ogni mese, sarà composta da tre articoli principali, ciascuno dei quali arricchito da articoli correlati.

Redazione:
Dott. Stefania Carbonella, psicologa psicoterapeuta, Torino Dott. Marilena Coniglio, psicologa psicoterapeuta, Cassano d’Adda e Milano Dott. Gloria Curati - osteopata fisioterapista, Parma Dott. Mariapia de Bari - osteopata fisioterapista, Roma e Molfetta (BA) Dott. Roberta Dell’Acqua - psicologa psicoterapeuta, Legnano (MI) Dott. Lisa Gaiarsa - osteopata, Vicenza Dott. Vera Gandini - medico pediatra, Busto Arsizio (VA) Dott. Federica Lavista - medico psicoterapeuta, Torino Dott. Eleonora Lombardi Mistura - medico pediatra, Carvico (BG) Arch. Silvia Moneti - architetto e insegnante, Cesena Dott. Ornella Righi - medico pediatra, Piacenza Dott. Rosario Savino - medico neuropsichiatra infantile, Napoli Dott. Emanuela Stoppele - psicologa psicoterapeuta, Verona Dott. Rossana Terni - psicologa psicoterapeuta, Vicenza Dott. Federica Taricco - ostetrica, Savigliano (CN) Dott. Gloria Trapletti - medico pediatra, Cagliari Rassegna a cura di: Dott. Federica Lavista 

 

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RASSEGNA EL LUGLIO 2022

I progressi nell’indagine dei fattori di rischio per la salute del nascituro e lo sguardo sempre più attento all’impatto e alla portata delle modificazioni epigenetiche, hanno condotto ad individuare una modalità di trasmissione che si esplica producendo alterazioni proprio a livello delle gonadi. Un aspetto di importanza capitale nell’ottica del lavoro di prevenzione. Nell’invitare i colleghi alla lettura di alcuni tra i lavori più recenti sul coinvolgimento della linea germinale nella trasmissione di talune alterazioni epigenetiche, ricordiamo quanto le esperienze di vita dei genitori, al pari dell’esposizione ad agenti tossici ambientali, influenzino la salute mentale e fisica dei figli, mediante meccanismi che, ad oggi, sono sempre meglio descrivibili e che a loro volta possono tradursi in modificazioni dello stesso tipo.

Un cambiamento epigenetico a livello della linea germinale, può sostenere, ad esempio, un disordine metabolico ereditabile, quale che sia il complesso di eventi che lo sostiene. L'arsenico inorganico (iAs), ad esempio, è il principale tra gli agenti nel registro delle malattie la cui patogenesi sia riferibile a sostanze tossiche, come viene riportato nel lavoro che ne svela gli effetti ereditabili - specifici per sesso e generazione - sulla fisiologia metabolica, con ampie implicazioni in termini di interazioni gene-ambiente. D’altra parte gli effetti delle sostanze sulla fertilità e sullo sviluppo riproduttivo, e dunque sulla fisiologia delle gonadi, rappresentano una preoccupazione crescente da tempo.

Se i fattori ambientali possono modificare i fenotipi negli individui esposti e nella prole, coinvolgendo la linea germinale a mezzo di specifici segnali biologici, con alterazione delle funzioni e delle vie metaboliche, è facile immaginare come tra i fattori di rischio che impattano sullo stato di salute dei genitori durante il corso della vita, sino al momento del concepimento, sia opportuno annoverare anche veri e propri fattori architettonici, dai materiali da costruzione ai complementi d’arredo. Si consiglia l’approfondimento di quanto appena esposto e, nello specifico, la lettura dei lavori riguardanti la Sick Building Syndrome e la Indoor Air Pollution, riportati in rassegna, dai quali emerge la necessità di istruire i cittadini su come vivere all’interno dei propri spazi e su quanto e come le scelte e le azioni influenzino il benessere.

Se si pensa, poi, alla presenza del neonato in casa, dopo la nascita, posto l’indiscusso beneficio dell’allattamento esclusivo al seno, va detto che tra i fattori che possono causare una diminuzione nella produzione di latte materno, l’azione di interferenti endocrini come il bisfenolo A è ben più che considerevole. Un approfondimento doveroso, in conclusione di questa rassegna, considerata la possibile influenza dell’esposizione di BPA in gravidanza sulla ramificazione del sistema duttale e sullo sviluppo delle cellule secretorie presenti nel seno, dunque sui meccanismi attraverso i quali l'esposizione gestazionale abbia effetto sull'allattamento.

Buona lettura! 

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Prevalence and risk factors of pre-sick building syndrome: characteristics of indoor environmental and individual factors

Background: With the aim to prevent sick building syndrome and worsening of allergic symptoms, primarily resulting from the indoor environment, the relationships among people’s residential environment in recent years, their lifestyle habits, their awareness, and their symptoms were investigated using an online survey.
Methods: In the survey, respondents experiencing symptoms specific to sick building syndrome, although they were not diagnosed with sick building syndrome, were categorized in the pre-sick building syndrome group. The relationships among individual characteristics, residential environment, and individual awareness were analyzed.
Results: Results showed that the prevalence of pre-sick building syndrome was high among young (aged 20–29 years) population of both sexes. In addition, “condensation,” “moisture,” “musty odors” in the house, and the “use of deodorant and fragrance” were all significantly associated with pre-sick building syndrome. Conversely, there was no significant association with recently built “wooden” houses that are highly airtight and have thermal insulation.
Conclusions: Efficient “ventilation” plans and “ventilation” improvement and air conditioning systems to prevent mold and condensation in rooms are necessary to maintain a good, indoor environment that is beneficial for health. Efforts should also be made to encourage individuals to regularly clean and effectively ventilate their homes.

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Pregnancy exposure to bisphenol A and duration of breastfeeding

Introduction: Bisphenol A (BPA) is frequently used in the production of plastics. It is an endocrine disruptor, and BPA exposure in mice has been associated with reduced offspring growth due to insufficient milk production. However, human studies of associations between BPA exposure and duration of breastfeeding are sparse. Methods: Pregnant women from the Odense Child Cohort (n = 725) donated a third trimester morning urine sample, which was analyzed for BPA by LC-MS/MS. Information about duration of exclusive and any breastfeeding was obtained through questionnaires three and 18 months postpartum, and a subgroup of women responded to weekly text messages about breastfeeding. Associations between pregnancy BPA exposure and duration of breastfeeding were analyzed using Cox regression adjusting for potential confounders. 

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Impact of Parental Exposure on Offspring Health in Humans

The possibility that parental life experiences and environmental exposures influence mental and physical health across generations is an important concept in biology and medicine. Evidence from animal models has established the existence of a non-genetic mode of inheritance. This form of heredity involves transmission of the effects of parental exposure to the offspring through epigenetic changes in the germline. Studying the mechanisms of epigenetic inheritance in humans is challenging because it is difficult to obtain multigeneration cohorts, to collect reproductive cells in exposed parents, and to exclude psychosocial and cultural confounders. Nonetheless, epidemiological studies in humans exposed to famine, stress/trauma, or toxicants have provided evidence that parental exposure can impact the health of descendants, in some cases, across several generations. A few studies have also started to reveal epigenetic changes in the periphery and sperm after certain exposures. This article reviews these studies and evaluates the current evidence for the potential contribution of epigenetic factors to heredity in humans. The challenges and limitations of this fundamental  biological process, its implications, and its societal relevance are also discussed.

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