EMA FA PENA. L’EUROPA E L’ITALIA PURE
L’agenzia europea per i farmaci (EMA) ha dovuto ammettere che il vaccino Astrazeneca può presentare rari effetti avversi gravi di tipo trombotico che possono comportare anche la morte della persona vaccinata. Tuttavia non ha tratto alcuna conclusione conseguente. Ha rinviato la palla ai singoli Stati. È veramente penoso che l’organo scientifico e tecnico dell’Unione Europea incaricato di autorizzare e vigilare sui farmaci, che non so quanto costi ai cittadini europei, ma immagino non poco, eviti di decidere su una questione di salute pubblica di grandissimo rilievo. È squalificante sotto il profilo istituzionale, che rimanda a un’Europa inesistente, quella stessa Europa che si fa ridicolizzare da un dittatorello misogino come Erdogan e da un fellone come Michel. È indecente sul piano scientifico, poiché, pur avendo individuato un rischio gravissimo per le persone che vengono vaccinate con Astrazeneca, EMA non fornisce indicazioni per evitare, nei limiti del possibile, il rischio e rassicurare i cittadini. Le uniche indicazioni che fornisce sono ex-post. https://www.ema.europa.eu/en/news/astrazenecas-covid-19-vaccine-ema-finds-possible-link-very-rare-cases-unusual-blood-clots-low-blood
Si raccomanda ai cittadini vaccinati e ai medici curanti di tenere d’occhio alcuni sintomi che possono presentarsi nell’arco delle 2 settimane successive alla vaccinazione: respiro corto, dolore al petto, persistente dolore addominale, sintomi neurologici come mal di testa persistente, disturbi della vista, segni cutanei come eritemi e petecchie in zone della pelle non coincidenti con la sede dell’iniezione. Sintomi che il medico dovrebbe valutare e indagare se significativi di una alterazione della coagulazione e quindi agire di conseguenza. Basta: queste sono le indicazioni. Quindi zero prevenzione del rischio. Come sa chi ci segue, abbiamo più volte indicato che il rischio invece andrebbe prevenuto con un serio esame della storia clinica del vaccinando e con esami di routine e che possono essere anche approfonditi se la persona ha una familiarità o altri fattori di rischio di alterazione della coagulazione. Insomma va messa in campo la medicina scientifica. Invece, la misura che il Governo Draghi ha preso è quella di “consigliare” il vaccino Astrazeneca agli over 60. Consigliare? Dopo Ema anche il nostro governo fa Ponzio Pilato! Ma questo scarico di responsabilità è ridicolo perché non ha alcun valore la tesi che dice che gli eventi trombotici si verificano solo nei giovani. Per i francesi possono stare tranquilli quelli sopra i 55 anni, per gli italiani quelli sopra i 60, per gli inglesi quelli sopra i 30 anni! Povera scienza, in che mani!
1 PERSONA SU 3 CHE HA AVUTO LA COVID-19 PRESENTA DISTURBI PSICOLOGICI E/O NEUROLOGICI. CON CHE COSCIENZA DRAGHI DILEGGIA GLI OPERATORI DELLA SALUTE MENTALE?
na ricerca appena pubblicata su Lancet Psychiatry, che ha interessato oltre 236.000 persone che hanno avuto la Covid-19, documenta che, nei successivi 6 mesi, il 33,62% ha ricevuto una diagnosi di disturbo neurologico o psichiatrico: 1 su 3. Ma se i pazienti sono stati ricoverati in terapia intensiva allora la percentuale di disturbi mentali e cerebrali sfiora 1 su 2, esattamente il 46,42%. In cima alla classifica ci sono i disturbi d’ansia e depressivi, seguono, a distanza, i disturbi psicotici. Tra le sequele neurologiche troviamo emorragia intracranica, ictus, ma anche parkinsonismo e demenza.
Tarquet et al 6-month neurological and psychiatric outcomes in 236 379 survivors of COVID-19: a retrospective cohort study using electronic health records, Open Access Published: April 06, 2021DOI:https://doi.org/10.1016/S2215-0366(21)00084-5
Anche sulla base di questi dati fa impressione il dilettantismo con cui il Presidente del Consiglio dei ministri ha trattato la questione della salute mentale dipingendo gli psicologi come giovanotti che saltano la fila sottraendo i vaccini a chi ne ha bisogno. Ma non è solo Draghi che esibisce una cultura antiscientifica, qui è tutto l’apparato ministeriale e tecnico scientifico italiano che si ostina a non vedere la montagna della salute mentale e a non voler capire che la cura della mente è cruciale in prevenzione e terapia della pandemia. Su questi aspetti il Direttivo nazionale della Sipnei ha nuovamente indirizzato proposte a Draghi, al Ministro della salute, ai Gruppi parlamentari, all’Istituto superiore di sanità https://sipnei.it/wp-content/uploads/2021/04/La-Sipnei-su-Next-Generation-EU.pdf
Chiediamo a tutti di sostenerle e diffonderle.
IL VACCINO DELLA JOHNSON & JOHNSON POTREBBE AVERE GLI STESSI PROBLEMI DEL VACCINO DI ASTRAZENECA. VOGLIAMO FAR FINTA DI NIENTE?
Il vaccino Janssen della J&J, già in fase di trial e quindi con una numerosità bassa del campione, ha mostrato un aumento di eventi trombotici nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo, come si può leggere nella documentazione annessa all'autorizzazione della FDA e anche da quella di EMA. Eventi che i tecnici delle due agenzie giudicano non spiegabili, ma che, alla luce della recente ammissione di un legame tra trombosi e vaccino astrazeneca, potrebbero essere spiegati. Anche il vaccino della J&J, al pari di quello di Astrazeneca, usa come vettore un adenovirus. Forse il problema sta proprio nel vettore. il 9 aprile EMA ha annunciato che il suo braccio di farmacovigilanza (PRAC Pharmacovigilance Risk Assessment Committee) ha avviato una review per indagare proprio sugli eventi trombotici relativi al vaccino Janssen. Inoltre, ha anche segnalato che si sono verificati, in relazione ancora al vaccino Astrazeneca, alcuni casi di una rara sindrome vascolare, detta Capillary Leak Syndrome, che causa uno shock conseguente alla perdita di liquidi dai capillari, che vanno ad accumularsi con edemi diffusi, e ipovolemia con caduta minacciosa della pressione arteriosa. Anche su questi eventi, segnalati dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca, il PRAC sta indagando.
https://www.ema.europa.eu/en/news/meeting-highlights-pharmacovigilance-risk-assessment-committee-prac-6-9-april-2021
IL PROF. CRISANTI INSISTE: "E' NORMALE CHE CI SIANO EVENTI AVVERSI GRAVI DURANTE LA CAMPAGNA VACCINALE". ANCHE NOI INSISTIAMO: "PROTEGGERE IL GREGGE E LA PECORA". E' QUI LA DIFFERENZA TRA MEDICINA UN TANTO AL CHILO E MEDICINA SCIENTIFICA PERSONALIZZATA
Nelle sue ultime esternazioni il prof. Crisanti ha ripetutamente affermato che è normale che, in una campagna vaccinale, ci siano effetti avversi gravi da vaccino. A suo avviso i morti da vaccinazione astrazeneca sono decisamente meno dei danni permanenti provocati dalla vaccinazione antipolio con il vaccino orale di Sabin che è stato largamente usato negli anni 60-70-80. E quindi chiede: perché tutto questo chiasso? I danni provocati dalla vaccinazione antipolio, cui si riferisce Crisanti, sono stati provocati dal vaccino contenente virus vivo attenuato che ha prodotto paralisi del tutto simili a quelle del virus polio selvaggio, in misura di 1 ogni 750.000 dosi. Due osservazioni: gli effetti avversi del vaccino astrazeneca possono provocare trombosi mortali non danni neurologici prevalentemente periferici più o meno gravi come nel caso di Sabin e la loro incidenza è, secondo le stime larghe, 1: 100.000/200.000 dosi. Quindi effetti avversi non paragonabili in termini di gravità e frequenza; 2) il vaccino Sabin è il classico esempio di una medicina grossolana che fa del bene alla collettività sacrificando la salute di alcuni suoi membri. Questo vaccino è il frutto della scienza e della tecnologia di 60 anni fa: il prof. Crisanti ritiene che oggi abbiamo le conoscenze scientifiche per fare meglio? Io onestamente credo di sì. Non nascondo gli ostacoli. Tra questi, segnalo il conformismo, la pigrizia mentale dei leader politici e scientifici, alimentata dai troppi "normali" legami con l'industria finanziatrice delle ricerche.