Esiste una relazione tra sedentarietà e sviluppo di demenza negli anziani?
di Mauro Bologna
Per quanto riguarda il rischio delle malattie cardiometaboliche, il legame con la sedentarietà è largamente comprovato, ma finora una chiara associazione tra sedentarietà e sviluppo di demenza non era stata mai dimostrata. Un nuovo studio pubblicato su JAMA in settembre 2023 dimostra invece, in maniera significativa, che il tempo trascorso in attività sedentarie fa aumentare il rischio di sviluppare una qualsiasi forma di demenza, in età senile. Lo studio è stato svolto su un campione di studio della UK Biobank composto da quasi cinquantamila soggetti di ambo i sessi, con età media di 67 anni.
La sedentarietà è stata misurata mediante analisi di accelerometri da polso indossati dai soggetti partecipanti nell’arto dominante, per 24 ore al giorno e per sette giorni consecutivi. La sedentarietà è stata definita come un’attività fisica inferiore a 1.5 METs (metabolic equivalent units), tipica della postura seduta o sdraiata (tipicamente durante il lavoro al computer, il guardare la televisione seduti o la guida di un’automobile). I soggetti partecipanti erano privi di segni di demenza all’inizio dello studio (anni 2006-2010) e sono stati seguiti fino al 2018-2021 in varie coorti (Inghilterra, Scozia e Galles). Nel corso del follow-up, tra i 49.841 soggetti che hanno completato il periodo di osservazione si sono verificati un numero significativamente maggiore di casi di demenza tra i soggetti sedentari, rispetto ai soggetti fisicamente più attivi.
Si rimanda allo studio pubblicato e qui sotto referenziato per le analisi statistiche complete, che come potrete immaginare sono estremamente dettagliate nonché complesse, con l’uso di un sistema di “machine learning” su una base di dati davvero enorme.
La relazione tra attività fisica e rischio di demenza è risultata non lineare, con il rischio che aumenta notevolmente nei soggetti che svolgono oltre 10 ore al giorno di attività sedentaria.
Le attività sedentarie medie rilevate nel 2019 nella popolazione statunitense sono di circa 9.5 ore al giorno, il che avvicina una vastissima popolazione di individui al limite nel quale il rischio di demenza diviene significativamente elevato, secondo lo studio di Raichlen et al., mentre altri studi, viceversa, hanno in passato collegato livelli elevati di attività fisica con un basso rischio di demenza e di malattie cardiometaboliche, come è ben noto.
Approfondimenti ed estensioni di questi dati saranno senza dubbio necessari, ma intanto … muovetevi di più, per una vita fisica e mentale migliore sotto moltissimi aspetti. Il movimento e lo sport sono un vero farmaco, preventivo ed alla portata di tutti, ad un costo davvero irrisorio.
——— Riferimenti ——
Raichlen et al. “Sedentary Behavior and Incident Dementia Among Older Adults” JAMA. 2023;330(10):934-940. doi:10.1001/jama.2023.15231
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