Francesco Bottaccioli
Vado per punti.
1. La pandemia. La gran parte degli italiani si sente fuori dalla pandemia, ma è proprio così? I dati europei dicono che la diffusione dell'infezione è ancora molto sostenuta e, pur flettendo, fa ancora molti morti. Negli ultimi 28 giorni, stando all'Atlante della Johns Hopkins University (https://coronavirus.jhu.edu/map.html), In Italia ci sono stati circa 3800 decessi riferiti alla Covid-19, il doppio nel Regno Unito (7700 circa) e circa 6000 in Germania. Ma soprattutto la pandemia infuria nel sud-est asiatico, in Corea del sud, in Tailandia e anche in Cina gli ultimi 28 giorni hanno registrato la più alta mortalità dall'inizio della pandemia.
2. Le decisioni sulla quarta dose. Il governo USA ha deciso di raccomandare la quarta dose agli over 60 dopo che la FDA aveva autorizzato la somministraziomne del secondo booster agli over 50. L'EMA e il governo italiano per ora raccomandano il secondo rinforzo agli over 80 e fragili.
3. I dati scientifici. L'unica fonte di dati viene da Israele.
Uno studio realizzato sugli operatori sanitari, quindi su persone non anziane, ha tratto le seguenti conclusioni: a) pur in presenza di un aumento degli anticorpi, non si è registrata nessuna sostanziale differenza nella risposta umorale verso omicron tra la quarta e la terza dose; b) anche il livello di linfociti T attivati è incrementato in modo non significativo; c) il vaccino ha mostrato una scarsa efficacia contro l'infezione dei sanitari, la cui carica virale è risultata alta. Conclusione:"una quarta dose di vaccino in giovani sanitari in salute puà avere benefici solo marginali" (N Engl J Med 2022; 386:1377-1380 DOI: 10.1056/NEJMc2202542).
Un altro studio su persone con età media 72 anni ha documentato che la quarta dose ha aumentato la protezione verso la ospedalizzazione e, in misura minore, verso la forma severa della malattia. Ma il periodo di osservazione preso in esame, in tempi normali, non avrebbe passato il vaglio della critica dei revisori del lavoro. Infatti il follow up è stato di 7-30 giorni. (Magen O,et al. Fourth Dose of BNT162b2 mRNA Covid-19 Vaccine in a Nationwide Setting. N Engl J Med. 2022 Apr 13. doi: 10.1056/NEJMoa2201688. Epub ahead of print. PMID: 35417631).
4. Conclusione. Israele, con l'appoggio di Pfizer (o forse sarebbe più giusto dire: Pfizer con l'appoggio di Israele) sta demolendo il significato della vaccinazione che viene trasformata da strategia preventiva verso la forma grave della Covid-19 a strategia, a dosi ripetute a breve distanza l'una dall'altra, per contenere le infezioni lievi e medie. Una strategia fallimentare come mostrano i dati e che non è priva di rischi. Come abbiamo più volte segnalato, la iperstimolazione dell'immunità linfocitaria con un antigene di un ceppo virale non più circolante potrebbe indurre anergia, cioè assenza di risposta soprattutto verso una possibile nuova e più aggressiva variante. Questo rischio lo troviamo di nuovo evidenziato in un recente editoriale del New England Journal of Medicine (Offit PA. Covid-19 Boosters - Where from Here? N Engl J Med. 2022 Apr 13. doi: 10.1056/NEJMe2203329. Epub ahead of print. PMID: 35417633).