DOSSIER CORONAVIRUS – n.02 – marzo 2020

pubb. martedì, 28 Aprile, 2020


di Francesco Bottaccioli

L’ANDAMENTO DELL’EPIDEMIA MECCANISMI DI TRASMISSIONE

E’ accertato che il virus si trasmette tramite areosol però, poiché la sua porta d’ingresso identificata (almeno fino ad ora) è il recettore per ACE-2 (enzima che converte l’angiotensina-2), e poiché questo recettore è ben presente anche nell’intestino, nei testicoli e nel rene, è possibile anche una trasmissione cosiddetta oro-fecale, Quindi ancora una volta attenzione a lavarsi bene e attenzione alla pulizia della frutta (che comunque per sicurezza consiglierei di sbucciare) e della verdura che si consuma cruda (lavata accuratamente varie volte, se si ritiene anche con aggiunta di disinfettanti nell’acqua di lavaggio). 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32081428-structure-analysis-of-the-receptor-binding-of-2019-ncov/?from_term=coronavirus+covid-19+intestine&from_pos=1

 

 

IL VIRUS PERSISTE PER POCO TEMPO NELL’ARIA E PER PIU’ TEMPO NELLE SUPERFICI.

Secondo uno studio del National Institute of Allergy nd Infectious Disease statunitense che è stato sottomesso per la pubblicazione al New England Journal of Medicine, il coronavirus avrebbe la capacità di persistere nell’aria, dopo essere stato emesso dall’ areosol (tramite starnuti,colpi di tosse) di una persona infetta, per 2,7 ore.

La persistenza nei materiali sarebbe anche superiore, con una particolarità ancora non spiegata: sul cartone resisterebbe meno che sulla plastica (16 ore) e sull’acciaio (13 ore).
Per questo è essenziale stare il meno possibile nei negozi a fare la spesa, protetti per quello che è possibile dalle mascherine e dai guanti, e soprattutto, tornati a casa, senza toccarsi occhi, bocca e naso, lavarsi bene le mani.

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L’ANDAMENTO DEL CONTAGIO IN ITALIA

Su Lancet del 12 marzo Andrea Remuzzi, bioingegnere e professore dell’Università di Bergamo, e Giuseppe Remuzzi medico direttore del Mario Negri di Milano, hanno pubblicato uno studio che simula l’andamento dell’ epidemia in Italia, con dati di grandissimo interesse e verosimiglianza che mi auguro il Ministro della salute, che tanto ha fatto fino ad ora, e il Governo tutto abbiano letto e preso in considerazione. Dall’immagine che pubblichiamo si vede la stima dell’ andamento del contagio, che, secondo gli Autori avrebbe portato il 15 di marzo a 30.000 contagiati con sintomi. Previsione leggermente sovrastimata, perché probabilmente arriveremo attorno a 30.000 oggi lunedì 16 marzo.

Questo porterà il sistema sanitario a non essere più in grado, soprattutto in Lombardia, di recepire l’onda d’urto dei ricoveri che, sempre dalla simulazione fatta, continuerà a crescere fino ad appiattirsi, stabilizzandosi, tra un mese. E’ quindi assolutamente evidente che occorre una stretta severa nei controlli degli spostamenti delle persone, la chiusura temporanea delle aziende per sanificarle e metterle in condizione di non essere fonti di malattia per gli operai e focolai epidemici per la popolazione tutta. Al tempo stesso, gli annunciati ospedali da campo, con l’impiego dell’esercito e della protezione civile, o si fanno adesso, in particolare in Lombardia, oppure sarà tardi. Da parte di tutti noi, diffondiamo l’allerta di modo che anche i più imbecilli capiscano che aria tira e, al tempo stesso, i medici e gli operatori sanitari soci Sipnei (e non soci che ci seguono) diffondano le indicazioni pratiche di rafforzamento delle difese individuali verso il virus. Dalle misure e dai comportamenti di questi giorni dipenderanno l’ andamento dell’epidemia e la portata delle sue conseguenze.

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L’ANDAMENTO DEL CONTAGIO NEL MONDO

Rinviamo a una analisi molto approfondita che aiuta a comprendere meglio l’andamento della pandemia e a districarsi tra le statistiche spesso contraddittorie fornite dai vari paesi

https://medium.com/@tomaspueyo/coronavirus-perch%C3%A9-agire-ora-bd6c02ee0785

 

 

LA POLITICA DI FRONTE ALL’EPIDEMIA

IL GOVERNO INGLESE DIMOSTRA CHE I PENSIERI CRIMINALI ELABORATI SOTTO HITLER SONO INCUBATI IN CERTE CLASSI DIRIGENTI E AL MOMENTO BUONO RISORGONO VIRULENTI.

Il premier britannico, come è noto, ha dichiarato che non prenderà misure di contenimento efficace dell’epidemia che sta entrando anche in Inghilterra, perché l’obiettivo è quello di immunizzare la popolazione inglese. Certo, ha detto, moriranno molte persone, ma è il prezzo da pagare per avere il risultato di rendere immune la maggioranza degli inglesi. La cosa più sconcertante è che il suo consigliere scientifico, sir Patrick Vallance, ha pensato di dare a questo piano criminale una giustificazione scientifica, avanzando un ragionamento fasullo, oltre che criminale. Fasullo perché la cosiddetta immunità di gregge, che già è controverso che davvero esista in una popolazione vaccinata oltre il 95%, sicuramente non si realizzerà con la percentuale del 60%, come dichiara Vallance. Inoltre, se, come dice Vallance, il coronavirus si comporterà come gli altri virus influenzali e cioè avrà un andamento stagionale ricorrente, non ci sarà alcuna immunità di gregge, poiché è noto che nemmeno la vaccinazione antinfluenzale è efficace nella protezione della totalità della popolazione (o almeno della sua stragrande maggioranza) dalle epidemie influenzali. Quindi il nostro blasonato scienziato ha fatto una proposta ridicola, se non fosse criminale. Ma chi è Vallance? Prima di diventare consulente capo del premier inglese, ed esattamente dal 2012 al 2018, è stato Presidente della ricerca e sviluppo della multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline. Vallance è quindi un farmacologo che ha costruito la sua carriera con big pharma. Adesso credo sia ancora più chiaro perché il suo sistema di valori abbia al primo posto la difesa dell’economia e non della salute umana. MONEY MONEY MONEY. Poveri inglesi! Dopo la seconda guerra mondiale hanno fatto scuola al mondo inventandosi un servizio sanitario nazionale pubblico gratuito e universalistico nonché di grandissima efficienza. Noi l’abbiamo copiato e per decenni il nostro SSN ha sostenuto il netto miglioramento della salute degli italiani. Negli ultimi anni è stato picconato da destra e da “sinistra” e adesso è in affanno…. Ma passata l’epidemia, mi auguro che saremo tutti determinati a ricostruirlo su basi solide.

 

 

STATI UNITI D’AMERICA. ANTHONY FAUCI, MASSIMA AUTORITA’ MONDIALE NEL CAMPO DELLE MALATTIE INFETTIVE AMMETTE: “IL SISTEMA AMERICANO NON E’ ALL’ALTEZZA. E’ UN FALLIMENTO”.

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RICERCA SCIENTIFICA, INSEGNAMENTI E PROPOSTE

E’ LA GOLA LA TRINCEA DEL VIRUS. E’ LI’ CHE SI COMBATTE LA BATTAGLIA DECISIVA.

Uno studio di un gruppo interuniversitario tedesco (Monaco e Berlino), realizzato su alcune persone venute a contatto col coronavirus e che sono state studiate passo passo per indagare la storia naturale della malattia, svela il percorso del virus e ci dà indicazioni preziose per combatterlo. https://www.medrxiv.org/…/10…/2020.03.05.20030502v1.full.pdf
Nei primi giorni dopo il contagio il virus è rintracciabile solo nella gola e questo spiega il raffreddore e la tosse come sintomi iniziali, che per molti, fortunatamente, saranno gli unici sintomi. Poiché il virus ha una elevata capacità replicativa, nel giro di pochi giorni raggiunge una concentrazione che è 1000 volte quella iniziale. Se il sistema immunitario delle mucose orofaringee reagisce in modo adeguato nella stragrande maggioranza dei casi il virus viene bloccato e non scende a livello polmonare e nell’intestino. Nel gruppo di 9 persone studiate solo 1 ha manifestato sintomi di una polmonite non grave. Nessuno ha manifestato sintomi gastrointestinali anche se, col passare dei giorni, il virus era rintracciabile anche nelle feci. L’importantissima indicazione che viene da questo lavoro sul campo è che la partita fondamentale si gioca a livello della gola, dove è possibile stoppare l’invasione polmonare da parte del virus, che poi è quella che crea i guai più seri provocando, come sappiamo, una polmonite interstiziale severa minacciosa per la vita. Quindi, pare logico seguire questa strada: ai primi sintomi di raffreddore e di irritazione faringea non prendere assolutamente antibiotici bensì usare rimedi che agiscono localmente in formulazioni spray e che hanno una documentata azione antinfiammatoria e antivirale come la propoli, la menta, la salvia, le diverse varietà di agrumi che si possono anche trovare in un’unica confezione. Parallelamente, sostenere l’attività del sistema immunitario, soprattutto quello delle mucose, che è un unico grande sistema che unisce l’apparato respiratorio a quello gastrointestinale, che del resto ricerche in corso dimostrano essere frequentemente coinvolto nella infezione, prospettando anche una trasmissione orofecale del virus. Fondamentale, in prevenzione e cura delle prime fasi, il ruolo dell’alimentazione antinfiammatoria, dei probiotici a sostegno dell’equilibrio del microbiota intestinale. Sempre seguiti e consigliati da un medico esperto in questo campo. Stare a casa e curarsi con cognizione di causa, questa sembra la strada vincente.

 

 

LA STRATEGIA CINESE: COMBATTERE E BILANCIARE

Proseguono le pubblicazioni da parte dei ricercatori cinese che fanno conoscere come hanno trattato la malattia COVID-19. Di particolare interesse l’esperienza che alleghiamo il cui senso fondamentale è questo: occorre combattere il virus, ma, al tempo stesso, sostenere e bilanciare le risorse dell’organismo, anche utilizzando, in aggiunta agli antivirali, risorse moderne, dai probiotici all’assistenza psicologica, e antiche come le ricette della medicina tradizionale cinese. Soprattutto quando non si hanno sintomi o pochi sintomi sarebbe essenziale che i medici italiani, invece che assistere impotenti all’evoluzione degli eventi, avessero questa attitudine e le conoscenze scientifiche necessarie al bilanciamento: dieta antinfiammatoria, antimicrobici e antivirali naturali, sostegno del microbiota intestinale, sostegno della psiche. Chissà se questa epidemia insegnerà qualcosa in più sulla prevenzione e la cura dell’essere umano intero?

vedi l’abstract della Report cinese

 

 

IL CONTROLLO DELL’ INFIAMMAZIONE E’ CON TUTTA PROBABILITA’ LA CHIAVE DI VOLTA

Anche in questa malattia minacciosa per la vita di chiara origine esterna, cioè causata da un agente infettivo, fondamentale è la risposta dell’interno, dell’organismo. Dai dati che vengono soprattutto dagli scienziati cinesi, emerge con chiarezza che il danno polmonare, che può anche causare l’arresto respiratorio, è prodotto dalla tempesta citochinica attivata dal sistema immunitario, il cui equilibrio è sconvolto dal virus. Il-1, TNF-alfa, IL-6 e le chemochine che attraggono macrofagi e linfociti sono all’origine del massacro polmonare che si vede nella polmonite interstiziale da coronavirus. Per questo paiono molto razionali le strategie di contenimento dell’infiammazione bloccando alcune citochine, come la IL-6, ma forse sarebbe molto più interessante verificare il blocco della IL-1. Il vantaggio di questa strategia sembrerebbe quello di avere minori effetti di immunodeficienza, come nel caso della somministrazione di cortisone, anche se, come sanno tutti coloro che lavorano in emergenza, talvolta il cortisone è essenziale, ma di difficile maneggevolezza proprio per l’effetto immunosoppressivo che ovviamente in una infezione virale andrebbe evitato.

Leggi l’articolo Coronavirus tempesta citochinica





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