TEST SALIVARI PER COVID EQUIVALENTI AI NASO-FARINGEI. SAREBBE UN BEL SOLLIEVO E DI MAGGIORE UTILITA’!

pubb. domenica, 17 Gennaio, 2021


E’ appena uscita una meta-analisi su JAMA Internal Medicine che mostra l’equivalenza, in termini di specificità e sensibilità, dei test salivari e dei test naso-faringei per la diagnosi di positività al virus SARS-CoV-2. Butler-Laporte G, et al. A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Intern Med. 2021 Jan 15. doi: 10.1001/jamainternmed.2020.8876. Epub ahead of print. PMID: 33449069.

Equivalenti, ma molto differenti: perché il tampone attuale è abbastanza fastidioso per chi lo subisce, perché richiede personale addestrato, perché è difficile farlo a bambini e a persone con problemi di varia natura. Il prelievo della saliva invece è semplice, indolore e non richiede una particolare expertise da parte dell’operatore. La tecnica di lettura del campione è poi la stessa: l’amplificazione del materiale genetico virale tramite la PCR.

Ma non finisce qui. Un altro studio, in pre-print, quindi in attesa di verifica ma che viene dalla prestigiosa Scuola di Medicina della Yale University, suggerisce che dall’ analisi della saliva è possibile farsi un’idea sull’andamento della malattia nei polmoni e cioè sapere in anticipo se il virus ha già interessato i polmoni. Questo perché la saliva è anche impregnata di catarro o comunque di secrezioni della vie aeree più basse rispetto a quelle delle vie aeree superiori (che vengono recepite col tampone naso-faringeo).

Se questa metodica verrà rapidamente implementata ne guadagneremo tutti: chi deve fare il test, anche molto spesso se per esempio è un operatore sanitario, e anche la campagna di tracciamento del contagio, che avrebbe un largo impulso da questa innovazione tecnica. DOI: 10.1001/jamainternmed.2020.8876

Francesco Bottaccioli. 16.01.2021





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