con Kekuni Minton e Maria Puliatti
I professionisti che lavorano nella relazione d’aiuto, sono costantemente esposti alla sofferenza, alla perdita di pazienti (nei casi in cui si lavori ad esempio in ambito oncologico), agli effetti dei traumi e dei traumi relazionali. I pazienti sulla base delle loro problematiche possono attivare direttamente o indirettamente richieste di vicinanza eccessive, o sentimenti di ostilità, ma anche attivare indirettamente trigger che rispecchiano le ferite relazionali dagli scenari di attaccamento primari.