Antibiotico-resistenza batterica: un grave problema su cui ONSAR presenta un importante libro bianco

pubb. martedì, 21 Novembre, 2023


Antibiotico-resistenza batterica: un grave problema su cui ONSAR presenta un importante libro bianco

di Mauro Bologna

            L’Osservatorio Nazionale sull’Antimicrobico Resistenza (ONSAR: www.onsar.org) diretto da Walter Ricciardi ha presentato il 20 novembre a Roma il suo Libro Bianco sull’Antimicrobico Resistenza e le infezioni correlate all’assistenza in Italia. Si è trattato di un evento scientifico di grande rilievo, nel quale ha svolto una lectio magistralis Lord Jim O’Neill, economista britannico estensore del primo rapporto mondiale sull’AMR (Anti-Microbial Resistance).

            Oltre al brevissimo resoconto che state leggendo, in cui sintetizziamo le azioni che tutti i clinici devono attuare immediatamente, giudichiamo opportuno ritornare presto sull’argomento con un articolo più esteso, per illustrare meglio i concetti necessari e fornire maggiori dettagli.

            Le infezioni ospedaliere e non ospedaliere sostenute da batteri multi-resistenti agli antibiotici rappresentano già oggi (e molto più lo rappresenteranno in futuro) un gravissimo problema clinico con una mortalità estremamente rilevante, stimata attualmente in 200 decessi al giorno in Italia (come un disastro aereo quotidiano di cui non siamo affatto consapevoli) e destinata ad aumentare.

            Nuovi antibiotici necessari non sono all’orizzonte nel panorama scientifico e l’industria farmaceutica non investe da tempo nella ricerca i fondi necessari per avanzamenti in questo settore.

            Occorre dunque prenderne subito coscienza e adottare immediatamente le opportune e documentate contromisure, per capire ed attuare le quali riportiamo qui gli elementi essenziali, che tutti i clinici devono ben conoscere, soprattutto per attuare immediatamente le azioni necessarie e possibili.

  1. Studiare ed adottare un approccio multidisciplinare che tenga conto ad un tempo di salute umana, salute animale e salute dell’ecosistema (approccio “one-health”).
  2. Considerare i decessi in cui l’AMR ha contribuito all’esito fatale, che sono annualmente 4,95 milioni nel mondo, tanto da indurre l’OMS ad includerli nel novero delle 10 cause di rischio sanitario più gravi per l’umanità (OMS, 2019).
  3. Sapere che nel mondo i sei batteri patogeni responsabili di oltre il 75% dei decessi da infezioni AMR sono: Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Streptococcus pneumoniae, Acinetobacter baumanii e Pseudomonas aeruginosa.

  4. Sapere che per combattere efficacemente l’AMR occorre :

    Limitare l’uso degli antibiotici in campo zootecnico, alimentare e cosmetico (con fondamentale ruolo dei veterinari e dei controlli sanitari).

    B. Prescrivere antibiotici soltanto nelle infezioni batteriche sensibili (dunque mai nelle infezioni virali), accertando la causa microbiologica dell’infezione che si vuole trattare prima di prescrivere antibiotici.

    C. Somministrare antibiotici soltanto con ricetta medica nominativa e dopo indagine che accerti la sensibilità del germe in questione. Dunque mai consigliare una terapia al telefono (da parte di medici e di odontoiatri) e mai, da parte dei cittadini, assumere farmaci prescritti per altre persone (vedi oltre).

    D. Medici e odontoiatri prescrittori devono scegliere il giusto antibiotico, prescrivendolo alla giusta dose e per la giusta durata, nominalmente ai loro pazienti.

    E. I cittadini devono assumere il farmaco come prescritto e non devono mai lasciar “avanzare” dosi di antibiotico, sicché non deve esistere la pratica dell’automedicazione. Nella quale, sfruttando un farmaco avanzato “che ha fatto tanto bene” a qualcuno di famiglia od a qualche conoscente, si possa procedere ad autosomministrazione di antibiotici che erano stati prescritti ad altri o siano stati procurati senza ricetta.

    F. Infine, i farmacisti non devono mai vendere antibiotici senza avere una ricetta medica nominativa, e potrebbero inoltre raccomandare, magari, di non “far avanzare” le pillole prescritte.

Educazione e consapevolezza della popolazione nonché aggiornamento professionale dei medici prescrittori sono fattori estremamente importanti per raggiungere i miglioramenti necessari in questo ambito.

Come anticipato, torneremo presto sul tema con una relazione più estesa, in una delle testate di aggiornamento della nostra Società Scientifica.

Riferimento:

ONSAR – sito web www.onsar.org





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