Aria malata … Esposizioni ad inquinamento da particolato atmosferico sottile

pubb. sabato, 1 Aprile, 2023


Aria malata …
Esposizioni ad inquinamento da particolato atmosferico sottile

 

di Mauro Bologna 

 

Aria malata in tutto il pianeta, ma soprattutto nelle aree maggiormente industrializzate e popolate.

E’ stato pubblicato un rilevante rapporto su scala mondiale della qualità dell’aria, sulla rivista The Lancet-Planetary Health (vedi referenza), nel quale si rileva oltre ogni dubbio come l’esposizione alle particelle respiratorie sottili (PM 2.5) rappresenti un fattore importantissimo di malattia e di mortalità su scala mondiale. Ad esso sono esposti tutti gli abitanti del pianeta. Tuttavia, ciò accade con notevoli disparità spaziali e temporali, essendo incrementato notevolmente negli ultimi decenni ed in modo particolare nelle aree geografiche più industrializzate (Nord America, Europa e Cina), ma non solo in esse.

Il particolato sottile, con le sue particelle di dimensioni estremamente piccole (polveri polmonari) che possono penetrare nei polmoni e passare persino nel circolo sanguigno, può veicolare i composti chimici intrinseci oppure adesi al particolato stesso in tutto l’organismo, dove possono influire non solo su malattie respiratorie, ma anche su quelle tumorali ed infiammatorie in molte sedi corporee.

I dati rilevano come non esista un livello soglia di sicurezza, sicché anche valori di PM 2,5 che in passato erano ritenuti bassi, risultano dannosi per la salute. Tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emanato delle linee guida aggiornate in cui i valori soglia di esposizione media annuale da non superare in nessun caso passano da 10 microgrammi per metro cubo di aria (valori pregressi) a 5 microgrammi per metro cubo di aria (valori aggiornati). Ebbene, tali valori vengono raggiunti e superati largamente in molte aree geografiche, con una popolazione esposta che è davvero vastissima: soltanto l’uno per mille degli abitanti del pianeta respirerebbe aria di buona qualità, secondo i rilevamenti riscontrati. Le centraline di misurazione non sono certamente diffuse ovunque, sicché possiamo verificare l’esistenza di zone variamente inquinate di cui non esistono misurazioni attendibili. Ma la ricerca indicata (di cui potete prendere visione diretta al link di riferimento) arriva a sviluppare stime mondiali non solo sulla base delle misurazioni dirette delle centraline, ma anche attraverso dati di meteorologia da satelliti e metodi statistici computerizzati, tanto da acquisire validità su scala planetaria.

 

Ma venendo alle regioni del nostro paese, i livelli di inquinamento da particolato sottile sono superati di molte volte in tutti i rilevamenti effettuati in pianura padana, dove l’intensa industrializzazione e l’alta densità di popolazione rendono il problema particolarmente allarmante. Tale fatto deve interessare tutto il personale sanitario, in quanto rappresenta una minaccia per la salute davvero importante e spesso sottovalutata.

 

——— Riferimento——

https://www.thelancet.com/journals/lanplh/article/PIIS2542-5196(23)00008-6/fulltext

 





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