Dal sonno di qualità alla rivalutazione della noia, per la salute mentale ed il recupero della perduta creatività …

pubb. mercoledì, 1 Febbraio, 2023


Dal sonno di qualità alla rivalutazione della noia, per la salute mentale ed il recupero della perduta creatività …

di Mauro Bologna

 

Il nostro cervello, ma anche quello degli animali superiori, non riposa mai e proprio quando sembra che riposi (durante il sonno) compie operazioni di manutenzione e di riorganizzazione davvero fondamentali: elabora le informazioni ricevute, le seleziona e consolida le memorie utili, scartando quelle superflue. E’ un lavoro di stabilizzazione dei ricordi, che porta a costituire i vari tipi di memoria: semantica, procedurale, ecc.

E’ un ruolo preciso svolto anche dal cosiddetto “Default Mode Network” cerebrale, una rete di connessioni nervose tra ippocampo, corteccia cerebrale prefrontale e giro dentato, che funziona soprattutto durante il riposo e la veglia inattiva, quando la mente vaga senza un “focus” di attenzione specifico. Comprendere e studiare questi passaggi fondamentali può aiutare anche a contrastare i disturbi cognitivi e le demenze.

Su questi temi ha riferito il giornalista Danilo di Diodoro su Corriere Salute del 26 gennaio scorso, riprendendo importanti pubblicazioni apparse su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences, che raccoglie gli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze USA ed è una delle riviste più autorevoli e quotate del mondo).

Dunque tra sonno non-REM e veglia inattiva perfezioniamo la buona efficienza della memoria e della creatività. Ma oggi, con il continuo bombardamento quotidiano di attività, di messaggi pervasivi (telefoni cellulari e non solo) e di pubblicità i momenti creativi sono sempre di meno: memoria e creatività sono danneggiate, come pure lo è la tranquillità che garantisce un sonno ristoratore.

Tutti dobbiamo prestare attenzione a questi elementi (come genitori, come educatori, come medici, come psicologi e come professionisti sanitari), perché i danni neuropsicologici iniziano a svilupparsi spesso in età adolescenziale, quando le reti neurali si creano e si perfezionano. Per costruire una buona memoria, il sonno è dunque fondamentale, ma lo è anche il “non pensare a niente” con le fasi di noia che sono fertili per la creatività (come sottolinea Luigi Ripamonti sullo stesso fascicolo di Corriere Salute sopra ricordato): il continuo richiamo di attenzione e di attività cerebrale invece, oggi anche sollecitate attraverso “smartphones” e “tablet computers”, ostacola ed uccide le fasi creative del cervello, che si nutre positivamente di sonno ed anche di un po’ di noia, che sono da sempre le chiavi di volta della creatività. Molti dei nostri giovani sono invece purtroppo continuamente impegnati su chat, messaggistica e videogiochi per molte ore del giorno (e della notte): chissà quanti danni vedremo (ma già incominciamo a vederli) nella salute mentale dei giovani.

Tutto questo non esiste da sempre … è una realtà tecnologica pervasiva in vigore da soli pochi anni a questa parte.

Voi che siete attenti cultori della PNEI, nonché attenti lettori di questa newsletter, potreste voler approfondire questi argomenti. Di rilievo è anche il fatto che la pratica della meditazione incrementa le connettività del “Default Mode Network” cerebrale: su questo argomento torneremo sicuramente in prossimi interventi.

Ma ecco dunque alcuni riferimenti utili, in proposito, con riassunti in inglese, su temi in cui la ricerca si sta impegnando molto e sempre più si impegnerà nel prossimo futuro.

 

Rebecca Spencer et al, Dept Psychol and Brain Sci, Univ Mass Amherst, USA:

Contributions of memory and brain development to the bioregulation of naps and nap transitions in early childhood. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America; 11/1/2022, Vol. 119 Issue 44, p1-9, 9p – DOI 10.1073/pnas.2123415119

The transition from multiple sleep bouts each day to a single overnight sleep bout (i.e., nap transition) is a universal process in human development. Naps are important during infancy and early childhood as they enhance learning through memory consolidation. However, a normal part of development is the transition out of naps. Understanding nap transitions is essential in order to maximize early learning and promote positive long-term cognitive outcomes. Here, we propose a novel hypothesis regarding the cognitive, physiological, and neural changes that accompany nap transitions. Specifically, we posit that maturation of the hippocampal-dependent memory network results in more efficient memory storage, which reduces the buildup of homeostatic sleep pressure across the cortex (as reflected by slow-wave activity), and eventually, contributes to nap transitions. This hypothesis synthesizes evidence of bioregulatory mechanisms underlying nap transitions and sheds new light on an important window of change in development. This framework can be used to evaluate multiple untested predictions from the field of sleep science and ultimately, yield science-based guidelines and policies regarding napping in childcare and early education settings.

[ABSTRACT FROM AUTHOR]

 

Katharine Simon et al., Dept Psychology UC Irvine, PNAS 2022-23 

The functions of sleep: A cognitive neuroscience perspectiveProceedings of the National Academy of Sciences Volume: 119 Issue 44 (2022) ISSN: 0027-8424 Online ISSN: 1091-6490 – DOI 10.1073/ pnas.2201795119

This Special Feature explores the various purposes served by sleep, describing current attempts to understand how the many functions of sleep are instantiated in neural circuits and cognitive structures. Our feature reflects current experts’ opinions about, and insights into, the dynamic processes of sleep. In the last few decades, technological advances have supported the updated view that sleep plays an active role in both cognition and health. However, these roles are far from understood. This collection of articles evaluates the dynamic nature of sleep, how it evolves across the lifespan, becomes a competitive arena for memory systems through the influence of the autonomic system, supports the consolidation and integration of new memories, and how lucid dreams might originate. This set of papers highlights new approaches and insights that will lay the groundwork to eventually understand the full range of functions supported by sleep.

[ABSTRACT FROM AUTHOR]




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