Depressione post-partum: un nuovo farmaco potrà essere risolutivo ?

pubb. mercoledì, 20 Settembre, 2023


Depressione post-partum:
un nuovo farmaco potrà essere risolutivo ?

di Mauro Bologna

 

Circa una donna su otto, tra quelle che hanno un parto concluso felicemente, accusa sintomi di depressione nel periodo del post-partum. Il trattamento con successo di tali sintomi finora ha presentato decisamente dei limiti. Questo tema è di sicuro interesse in ambito PNEI, per molte delle professionalità e delle specialità sanitarie coinvolte.

Il trattamento della depressione post-partum, fino ad ora, è consistito in aiuto psicologico, talvolta associato con farmaci anti-depressivi convenzionali, come gli inibitori selettivi del riassorbimento di serotonina (SSRI), con effetti positivi che possono richiedere anche 12 settimane di terapia.

Nel 2019 c’è stata l’approvazione, per queste condizioni, da parte della Food and Drug Administration (FDA, USA), del brexanoloneendovena con questa specifica indicazione, ma con necessità di infusione lenta (fino a 60 ore) e con attento controllo per la sedazione connessa e per possibili episodi di perdita di coscienza.

Nell’agosto 2023, tuttavia, c’è stata la prima approvazione di un farmaco analogo, lo zuranolone, a somministrazione orale e con evidenti vantaggi pratici.

Quasi superfluo è sottolineare le gravi conseguenze della depressione post-partum, sia per le madri che per i neonati, legate alle turbe psicologiche, la qualità di vita, e le interazioni con il neonato, con il partner e con i familiari, fino a rari casi estremi di infanticidio e/o di suicidio.

Un farmaco orale ad azione rapida con efficacia nel contrastare la depressione post-partum è quanto di meglio si possa desiderare. Lo zuranolone ha effetti rapidi e positivi, ma la sua efficacia a lungo termine deve ancora essere studiata. Il farmaco implica senz’altro cautela alla guida di veicoli e nell’esecuzione di procedure rischiose, fino a 12 ore dall’assunzione delle dosi orali. Pertanto se ne consiglia la somministrazione in ore serali, in vicinanza di un pasto con lipidi per favorirne l’assorbimento, e con opportune cautele, in relazione agli effetti collaterali di sonnolenza, vertigini e confusione mentale. Ma anche per la sua possibile pericolosità per il neonato per il tramite dell’allattamento (ma anche altri farmaci anti-depressivi presentano problemi analoghi).

Fenomeni non indifferenti, dunque, sui quali occorrerà esercitare il necessario controllo.

Approfondimenti ed ulteriori dettagli si possono trovare nel recentissimo articolo di riferimento, pubblicato su JAMA il 12 settembre scorso.

 

——— Riferimenti ——

Rubin, R. “A Fast-Acting Pill Received Approval for Postpartum Depression— Is It a Game Changer ?” – JAMA September 12, 2023 Volume 330, Number 10, pp.902-904. doi:10.1001/jama.2023.16499

 





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