Glifosato: dalla tossicologia rileviamo esposizioni ubiquitarie e rischi sanitari molteplici

pubb. mercoledì, 15 Novembre, 2023


Glifosato: dalla tossicologia rileviamo esposizioni ubiquitarie e rischi sanitari molteplici

di Mauro Bologna

 

Il glifosato è un diserbante aminofosforico, derivato della glicina, con potente azione di inibizione enzimatica nei vegetali, dopo assorbimento foliare e diffusione estesa nell’organismo della pianta erbacea che viene a morte entro una quindicina di giorni dall’esposizione.

Mentre i dati iniziali sembravano indicare una rilevante sicurezza del prodotto, soprattutto sulla base dei dati pubblicati delle aziende produttrici, sperimentazioni più recenti ed indipendenti hanno determinato da parte dell’IARC (International Agency for Research on Cancer, www.iarc.fr) l’insermento del glifosato nella classe delle sostanze probabilmente cancerogene (Classe 2A). https://publications.iarc.fr/549.

Una vasta e recente ricerca epidemiologica (Grau et al, 2022) rileva concentrazioni urinarie misurabili di glifosato addirittura nel 99% della popolazione francese, con valori più elevati nei maschi, nei giovani e negli addetti all’agricoltura.

Altri dati indicano la capacità del glifosato di influire sulla metilazione di geni, come il CDKN2B, coinvolti in fenomeni di proliferazione e di senescenza cellulare (Paredes et al, 2022). Ed altri ancora indicano effetti pleiotropici del glifosato, che si estendono dall’infiammazione alla cancerogenesi fino alla riproduzione ed allo sviluppo.(Marino et al. 2021), attraverso meccanismi che coinvolgono a più livelli l’epigenetica. Questo ambito di regolazione ambientale dell’espressione genica, l’epigenetica -appunto-, interessa notevolmente i meccanismi fisiopatologici studiati dal paradigma PNEI, come voi lettori ben sapete, visto che siete cultori delle discipline cliniche correlate.

In breve, gli erbicidi come il glifosato, uno dei pesticidi più ampiamente usati in agricoltura a livello mondiale ed il cui impiego a livello europeo è in corso di conferma legislativa in questi tempi, pongono in realtà rilevanti pericoli, ampiamente documentati, in molti aspetti fisiologici e patologici umani.

Tutti i decisori sanitari e politici dovrebbero ben documentarsi al riguardo, magari a partire dai riferimenti scientifici qui riportati. I clinici inoltre potrebbero nei loro pazienti con disturbi significativi (mediante determinazioni urinarie dei derivati del glifosato) indagare e segnalare possibili implicazioni patologiche degli erbicidi e soprattutto del glifosato, in casistiche particolari.

——— Riferimenti ——

Grau, D. et al. (2022): Quantifiable urine glyphosate levels detected in 99% of the French population, with higher values in men, in younger people, and in farmers. Environmental Science and Pollution Research. 29(22): 32882-32893 – https://doi.org/10.1007/s11356-021-18110-0

 

Marino, M. Et al. (2021) : Pleiotropic Outcomes of Glyphosate Exposure: From Organ Damage to Effects on Inflammation, Cancer, Reproduction and Development.

Int. J. of Molecular Sciences; Nov2021, Vol. 22 Issue 22, doi: 10.3390/ijms222212606

 

Paredes-Céspedes, D, et al. (2022) Methylation patterns of the CDKN2B and CDKN2A genes in an indigenous population exposed to pesticides. Hum Exp Toxicol. 2022 Jan-Dec:41:9603271211063161. doi: 10.1177/09603271211063161.





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