E’ noto che l’attività fisica sia uno dei comportamenti più salutari perché migliora l’attività cardiovascolare e respiratoria, regola il cervello e il sistema immunitario migliorando il tono dell’umore, la performance cognitiva e l’infiammazione. Si suppone quindi che il suo contrario, la sedentarietà, abbia esiti opposti, ma gli studi al riguardo non sono molti. E’ appena uscito su Psychoneuroendocrinology uno studio che documenta che lo stress in persone sedentarie incrementa la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e anche il cortisolo e le citochine infiammatorie in modo nettamente superiore alle persone che fanno attività fisica regolarmente. Il campione studiato è stato monitorato con un device al polso per 7 giorni consecutivi e, come mostra la figura tratta dalla ricerca, il gruppo è stato diviso in 3 terzili: dal più alto livello di sedentarietà al più basso. Sottoposti a un test di attivazione della risposta di stress, i più sedentari hanno mostrato una esagerata risposta allo stress con eccesso di cortisolo e di citochine infiammatorie e del numero dei globuli bianchi. La linea intera rappresenta i più sedentari, quella spezzata gli intermedi e quella punteggiata i meno sedentari. Un’altra figura, che qui non è mostrata, documenta l’aumento della pressione arteriosa sia massima che minima, della frequenza cardiaca e di altri parametri relativi al rischio cardiovascolare. Insomma, il messaggio è chiaro: la sedentarietà aumenta tutti i fattori di rischio connessi all’infiammazione. |
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