Stress cronico e cancro: ulteriori conferme del loro stretto rapporto.
Di Filippo Angelini
In una recente review sono state sintetizzate le evidenze disponibili sul rapporto tra stress cronico e cancro. Gli autori parlano espressamente di psiconeuroimmunologia e di come la disregolazione di alcuni assi endocrini possa favorire la genesi dei tumori e la loro progressione. Nello specifico, vengono riportati lavori sia sull’animale che sull’uomo nei quali viene dimostrato come una disregolazione dall’asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene nell’acronimo inglese) possa facilitare tumorigenesi e progressione metastatica, alterando il microambiente tumorale e le cellule immunitarie infiltranti il tumore, per mezzo dell’azione esplicata dai suoi bracci nervoso ed endocrino.
Gli effetti di questa attivazione sostenuta vengono esplicati, tra gli altri, attraverso i recettori dei principali mediatori dell’asse HPA che sono i recettori β2 per le catecolamine e i recettori GR per i glucocorticoidi, e comprendono: un’infiammazione cronica guidata principalmente da un’attivazione continua della via di NF-κβ; una diminuzione dell’attività protettiva dell’immunità adattiva, mediata, ad esempio, da una diminuzione dell’attività citolitica dei Natural Killer e/o da un esaurimento dell’attività citotossica dei linfociti CD8+ e, in ultimo, dall’aumento dell’attività immunosoppressiva all’interno del microambiente tumorale mediata da una polarizzazione M2 dei macrofagi o dall’aumento dei linfociti Treg.
Sebbene sia necessaria ulteriore ricerca per meglio definire le vie e gli interventi per mitigare gli effetti dello stress cronico è ormai sempre più evidente come questo fattore sia di primaria importanza nella salute non solo psicologica ma anche fisica delle persone.
Riferimenti:
Liu Y, Tian S, Ning B, Huang T, Li Y and Wei Y (2022) Stress and cancer: The mechanisms of immune dysregulation and management. Front. Immunol. 13:1032294. doi: 10.3389/fimmu.2022.1032294
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