IL DOTTORE ARTIFICIALE SUPERA QUELLO REALE ANCHE IN EMPATIA

pubb. giovedì, 18 Gennaio, 2024


IL DOTTORE ARTIFICIALE SUPERA QUELLO REALE ANCHE IN EMPATIA

Francesco Bottaccioli

Si stanno moltiplicando le ricerche e le osservazioni sulla Intelligenza artificiale applicata ai vari domini della vita. Uno dei più gettonati è ovviamente quello della cura. L’ultima ricerca, pubblicata da due team di Google, Google Research e Google DeepMind , ha paragonato l’efficacia di un nuovo sistema artificiale di conversazione, raccolta dati e diagnosi medica con la sua controparte reale, i medici di famiglia. La ricerca, pubblicata in preprint, realizzata in doppio cieco, ha paragonato le qualità della conversazione e le capacità diagnostiche di un sistema denominato AMIE (Articulate Medical Intelligence Explorer) con quelle di 20 medici di base. I pazienti erano rappresentati da attori che hanno presentato149 casi clinici, raccolti in tre continenti da providers del Canada della Gran Bretagna e dell’India. La macchina ha eguagliato o battuto i medici nella gran parte dei casi. Ed è stupefacente (e la dice lunga!) che la macchina sia andata meglio dei medici proprio nella conversazione, nell’empatia e nella fiducia indotta nel paziente.Una ricerca che ci fa capire la velocità dei cambiamenti in corso, ci invita a conoscere sempre meglio il mondo della intelligenza artificiale (IA in italiano, AI in inglese) e, al tempo stesso, pone delle sfide cruciali al mondo della medicina e in generale a quello della cura, anche alla psicologia e alla psicoterapia. Il cambiamento delle caratteristiche fondamentali del medico e dello psicologo per padroneggiare un processo che può schiavizzarci tutti, terapeuti e pazienti, è all’ordine del giorno. Prima ce ne accorgiamo e meglio è.

https://arxiv.org/abs/2401.05654





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