Morire per YouTube e per il Dio Danaro

pubb. sabato, 24 Giugno, 2023


Morire per YouTube e per il Dio Danaro

di Mauro Bologna

A proposito della tragedia della periferia romana di Casal Palocco, ovvero sull’omicidio stradale commesso da un ventenne spavaldo e drogato alla guida di un SUV molto potente e condotto pericolosamente che ha provocato la morte di un bambino di 5 anni (nonché il ferimento della mamma e della sorella dello stesso bambino), non avrei mai immaginato di voler parlare in questa sede.

Ma al di là’ di altre importanti notizie bio-mediche di interesse PNEI di cui ci occupiamo abitualmente in questa Newsletter, ho ritenuto che tale notizia di cronaca (non isolata ma affiancata da tante altre dimostrazioni dello smarrimento generalizzato dei valori fondamentali) meritasse un commento articolato ad uso di tutti voi educatori e clinici che ci leggete (psicologi, medici e personale sanitario delle diverse professioni sanitarie raggiunte dalla SIPNEI). I valori fondamentali e presunti come condivisi universalmente, per quanto riguarda il rispetto delle persone e delle regole di convivenza civile, risultano purtroppo non posseduti né condivisi da parte di moltissimi giovani e meno giovani che dimostrano di non avere gli elementi culturali ed educativi fondamentali per il vivere in società.

Sapete sicuramente dai canali di informazione che il guidatore di Casal Palocco ed i suoi amici a bordo del veicolo che ha provocato la tragedia erano dediti alla dimostrazione sui canali “social” (YouTube e gli altri di loro pertinenza) delle loro “bravate” irresponsabili ripetute, che proponevano con ampio seguito e che trovavano finanziamenti cospicui da parte di varie fonti, addirittura di chi proponeva in affitto automobili potenti ed ambìte come Lamborghini e Ferrari.

Gli autori di questo misfatto agivano per pubblicare le proprie bravate sui canali “social” e per ricavarne un guadagno rilevante: di qui il mio titolo “Morire per You Tube e per il Dio Danaro”, che ho formulato ispirandomi ai fatti e ad alcuni articoli di cronaca pubblicati di recente (vedi riferimenti più avanti). Il fenomeno non è solo nazionale, ma internazionale, dal momento che esistono sulle chat esempi di youtuber milionari che pubblicano comportamenti estremi e riscuotono amplissimi consensi di follower e grandi profitti, alimentati da finanziatori irresponsabili.

Lo smarrimento della ragione è testimoniato anche da numerose altre notizie di cronaca, come di giovani pedoni investiti da tram (perché con le cuffiette alle orecchie), di bambini “dimenticati” in auto per molte ore, di fanciulle folgorate in bagno perché usavano lo smartphone sotto carica durante il soggiorno in vasca: tutti casi con conseguenze letali. E da migliaia e migliaia di incidenti stradali (che ormai non fanno più “notizia”) dovuti alla distrazione da “telefonino” nelle sue numerose e varie funzioni, dai colloqui ai messaggi sulle chat, dai video alle foto… Stiamo parlando di un’assoluta tragedia della mente, che diventa poi troppo spesso una materiale strage dei corpi.

Non è un discorso da “moralista all’antica” quello che mi permetto di proporre qui, con poca originalità, ma un pro-memoria articolato per tutti i nostri lettori che sono professionisti della salute: perché siano ben consapevoli di tutto questo e perché operino professionalmente per una correzione dei casi più gravi, in tutte le direzioni necessarie.

Per le fonti che ho consultato negli ultimi giorni, segnalo gli esemplari ed eccellenti articoli di Massimo Gramellini (Corriere della Sera del 17 giugno, rubrica Il Caffè, dal titolo “Pagàti per fare i cretini”), di Beppe Severgnini (Corriere della Sera del 17 giugno dal titolo “Chi finanzia gli esibizionisti?”) e di Massimo Giannini (La Stampa, 18 giugno, pag.1+27, dal titolo “Elon Musk, le democrazie e la dittatura dell’algoritmo”). Raccomando in particolare la lettura di quest’ultimo, perché affronta con competenza ed ampia memoria storica dei fatti il tema delle disuguaglianze economiche, rafforzate enormemente dagli sviluppi informatici più recenti, e dei gravi pericoli oggettivamente dimostrati per quanto riguarda la circolazione delle “fake news”, a danno delle notizie corrette e verificate, che potranno influire moltissimo sulle future scelte politiche e sulle prossime elezioni in tutte le democrazie avanzate. Temi davvero giganteschi.

Grazie per aver letto fin qui. Coltivate questi temi e sviluppateli nella vostra attività professionale quotidiana.

Come SIPNEI contiamo di organizzare presto un approfondimento scientifico su questi temi, che vanno dalla salute mentale influenzata dalla dipendenza psicologica da smartphones alla disuguaglianza economica e culturale dilagante, nonché ai danni da “fake news” ed alla necessità di ben “governare” le applicazioni dell’intelligenza artificiale che l’uomo evoluto ha creato e che l’uomo evoluto e responsabile deve tenere saldamente sotto controllo. Temi sociali e civili di elevatissima valenza pratica e quotidiana che influiscono sull’equilibrio mentale e fisico degli individui.

 





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